"Qualunque pesce […] che ha carne delicata e pingue, basta soltanto che di fino sale l’aspergi e l’ungi d’olio, perché tutta tiene in se la virtù di bel sapore"
Vissuto nella seconda metà del IV secolo a.C. nella Sicilia greca, Archestrato di Gela è il primo gastronomo di cui abbiamo notizia. I frammenti della sua opera pervenuti fino a noi raccontano di lunghi viaggi alla ricerca dei migliori cibi e dei vini più pregiati. Archestrato gettò le basi per una grande innovazione della gastronomia dei suoi tempi.
I siciliani erano famosi nell’arte delle paste, negli intingoli e in tutte le preparazioni con cui condire le vivande. Archestrato va controcorrente: viaggia fuori dalle eccellenze della sua terra, alla ricerca di sapori nuovi, dei migliori cibi delle terre che visita, e promuove una cucina nuova che ricorda in molti punti l’innovazione della nouvelle cuisine: non occorrono i condimenti superflui, spesso bastano solo un po’ di sale e poco olio per valorizzare al meglio i prodotti del territorio. Come ad esempio le orate di Selinunte, le locuste di Lipari e i tonni e i pesce spada di tutta la Sicilia.
Con tono ironico e incalzante, coinvolgendo il lettore e facendogli venire l’acquolina in bocca, Archestrato spiega che il condimento è superfluo se la materia prima è genuina (
come facciamo sempre anche noi!).
Buona lettura! Oppure scarica il fine in formato PDF, MOBI o EPUB.
Downloads:
Archestrato di Gela - I Frammenti della Gastronomia.pdf
Archestrato di Gela - I Frammenti della Gastronomia.mobi
Archestrato di Gela - I Frammenti della Gastronomia.epub