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Il salame al cioccolato

Storia di un dolce semplice e gustoso
24.03.2020
7 min.
Quando si parla di salame si pensa subito a qualcosa di salato, eppure io lo associo sempre alla mia infanzia e alla golosa versione dolce a base di cioccolato. Era immancabile alle feste di noi bambini – è passato tanto tempo, e ora ho l’impressione che non si usi più tanto – ma resta un dolce conosciuto e preparato in tutta Italia. Così mi sono documentata, e vi presento un po’ la storia del mio dolce preferito: semplice e buonissimo!
Riguardo alle sue origini non vi sono fonti certe: anche se molti dicono che sia una produzione d’origine portoghese, dove viene chiamato salame de chocolate, la versione italiana pare sia nata in terra siciliana, e anche piuttosto recentemente: probabilmente verso l’inizio del Novecento. Nel 2012 è stato inserito nella lista dei P.A.T. Siciliani (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.





Diversi nomi e più varianti

Proprio in Sicilia è conosciuto come “salame turco”, il nome non si riferisce tanto all’origine geografica del dolce quanto al colore che potrebbe ricorda quello dei “Mori”. Chi era, come me, un giovincello (o una giovincella) negli anni Sessanta e Settanta, se lo ricorderà probabilmente con il nome di salame vichingo. Ciò è dovuto al fatto che la ricetta venne pubblicata con questo titolo, insieme a molte altre, nel popolare ricettario per bambini noto come “Manuale di Nonna Papera”. Secondo Nonna Papera, che dedica un intero capitolo ai dolci preparati al di fuori dell’Impero Romano, i Vichinghi viaggiavano per mare ed amavano esporre sui fianchi delle proprie navi scudi alternati di colore nero e giallo; sarebbe stata proprio la colorazione degli scudi ad ispirare la presenza nel dolce del cioccolato (nero) e dei biscotti (gialli). Beh, la fonte è quello che è in quanto ad affidabilità. Si sa, noi nonne a volte arricchiamo le storie con un po’ di fantasia. Ma rimane il fatto che questo sia un dolce di facile preparazione e probabilmente uno dei primi che ci viene insegnato a realizzare dalle nostre mamme o nonne; tutte e tutti (o quasi) abbiamo dei ricordi legati al salame di cioccolato: dalle mani impastate piene di cioccolata, alle feste di compleanno dove era uno dei dolci immancabili.
Gli ingredienti di base per la preparazione di questo dessert sono: biscotti secchi spezzettati grossolanamente (a ricordare la grana del grasso del salame), cacao, uova, burro, zucchero e … rum? Beh, alcuni ce lo mettono anche se non è consigliabile per un dolce per bambini. Per scoprire tutti i passaggi vi invitiamo a consultare la nostra ricetta! Alcuni utilizzano altri liquori – come il gin – e in diverse zone d’Italia il cacao viene addizionato, se non addirittura sostituito, al cioccolato fondente fuso. Altri ancora, utilizzano il cioccolato bianco arricchendolo all’interno con frutta secca e canditi. La tradizione dolciaria piemontese poi, lo rende quanto più simile possibile all’insaccato a cui si fa riferimento nel nome del dolce. Nel nord-ovest è conosciuto come salame del Papa; viene spesso avvolto in una rete elastica (come si fa per il salame) e vengono aggiunte all’interno anche nocciole del Piemonte e gianduja, rendendolo un dolce di qualità elevata. Anche in Sicilia, esistono alcune varianti del salame turco. Infatti, a seconda della zona si aggiungono ai biscotti secchi, ad esempio, le mandorle di Avola o i pistacchi di Bronte ed il rum viene sostituito con il Marsala. Il salame di cioccolata è molto diffuso anche a Napoli, la sua ricetta infatti la ritroviamo nel rinomato libro di piatti partenopei “Frijenno Magnanno”. Insomma, ovunque voi lo prepariate e qualunque nome gli diate, il salame al cioccolato ha sempre un gran successo!


Perché la parola salame viene accostata al cioccolato?

Pare non si tratti solo di una questione di forme e somiglianze: già in uno dei classici della cucina italiana, il ricettario di Pellegrino Artusi del 1891 La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, tra i dolci segnalati si trovano ricette con sangue di maiale mescolato al cioccolato, tra cui il famoso sanguinaccio napoletano e il migliaccio di Romagna, in cui il sangue di maiale veniva mescolato con il dolcificante che si aveva a disposizione, miele o sapa (ovvero mosto concentrato), frutta fresca o secca, canditi, aromi e liquori dolci, vinsanto ed appunto la cioccolata. Alcuni sostengono che proprio in queste ricette sia l’origine del nostro salame al cioccolato. Se così fosse, il maiale ha lasciato interamente il posto al cioccolato che, solo nella forma e nel nome, richiama uno dei suoi prodotti più ghiotti, il salame per l’appunto!
Nella tradizione il salame di cioccolato viene preparato soprattutto durante le festività pasquali, ma anche nel periodo di Natale è molto apprezzato! È un dolce semplice, molto amato dai bambini (nella sua versione senza liquore) ma anche dai grandi che non finiscono mai di sperimentare le sue infinite varianti!
E dunque, io sono una donna d’azione e tutto questo parlare mi ha messo fame. Mani in pasta! Io quando lo servo, lo ricopro di briciole di biscotti e uso un po’ di spago per arrosti come decorazione, adagiandolo su un tagliere. A prima vista, non tutti si rendono conto di avere a che fare con un dolce!
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