In Abruzzo amiamo mangiare. Ci piace stare in compagnia e condividere il cibo con famiglia e amici, bere del buon vino e godere di panorami mozzafiato che spesso spaziano dal mare alla montagna, e tante volte sono addolciti da colline di uliveti o filari di vigna. La tradizione culinaria abruzzese ha qualcosa per tutti: che siate vegetariani per scelta oppure non preferiate il sapore della carne o del pesce, qui troverete sempre qualcosa di buonissimo che saprà soddisfare il vostro palato.
Ecco dunque 10 piatti vegetariani abruzzesi da provare!
1- Anellini alla pecorara
Foto di 78manuela da Instagram
Gli anellini sono un tipo di pasta all’uovo dalla forma ad anello, conditi con un sugo a base di verdure, salsa di pomodoro, pecorino e ricotta. Solitamente il sugo non contiene carne, ma è sempre meglio chiedere perché ogni famiglia e ogni ristorante ha una sua interpretazione del piatto. Le verdure utilizzate sono solitamente zucchine, melanzane e peperoni, ma la ricetta viene spesso adattata in base alle verdure stagionali disponibili. Il nome “alla pecorara” deriva proprio dall’utilizzo di formaggio pecorino e ricotta di pecora, che danno la giusta sapidità al piatto ma anche un tocco di freschezza.
2- Sagne e fagioli / Sagne e ceciPasta rigorosamente fatta in casa con acqua e farina, preparata con soffritto a base di carota e cipolla (qualcuno utilizza anche l’alloro e il rosmarino), passata di pomodoro e fagioli, comunemente borlotti ma non è raro trovare anche alcune varietà regionali come i Tondini del Tavo o i fagioli bianchi di Frattura. La particolarità del piatto è proprio il tipo di pasta, le sagne, spesse e ruvide in superficie, trattengono bene il condimento e danno al piatto una consistenza inaspettata. Un piatto della tradizione contadina semplice che conquista tutti! E al ristorante, prima di ordinare, assicurati che (cosa che accade raramente) l’interpretazione del piatto non contenga aggiunta di cotica di maiale!
3- Pizz e foje (o pizz e minestr)
Foto di visitareabruzzo.it
Piatto povero diffuso soprattutto nella zona di Chieti. Si tratta di una minestra preparata con le verdure di misticanza disponibili nel periodo invernale, come ad esempio broccoletti, cicoria, verza o borragine, a cui viene aggiunta una “pizza” che pizza non è: si tratta quasi di una polenta, preparata con la farina di mais, che veniva usata nel passato quando il grano scarseggiava e non si poteva panificare. Un tempo venivano usati pochi ingredienti, solitamente le verdure che crescevano spontaneamente in natura e la pizza/polenta. Oggi la ricetta è arricchita con tanti tipi di verdure gustose: indivia, cicoria, bietola, lattuga, cavolo cappuccio e spesso da peperoni dolci secchi.
4- Uova in purgatorio
Foto di Wei-Duan Woo da Flickr
Un piatto a base di sugo di pomodoro e peperoni. Le uova si aggiungono al sugo a cottura quasi ultimata, creando dei buchi con il cucchiaio e rompendo ogni uovo in ciascun buco. Continuando la cottura a fuoco basso per cinque minuti le uova diventano bianche esternamente ma mantengono una consistenza cremosa all’interno. Perché uova in purgatorio? L’uovo era visto come un simbolo delle anime avvolte dal rosso del purgatorio (il sugo di pomodori).
5- Pallotte cace e oveUna ricetta della cucina povera diventata uno dei piatti più rappresentativi della regione. Si tratta di polpette di pane e formaggio amalgamate con le uova, fritte nell’olio e ripassate in padella con del pomodoro fresco. La leggenda racconta che durante la seconda guerra mondiale il pane, il formaggio e le uova venissero nascosti sotto le travi del pavimento delle case per evitare che venissero portati via durante i saccheggi e che le sapienti mani delle donne di casa usassero gli ingredienti per ricavarne delle polpette gustose e nutrienti.
6- CiaudellaPiatto freschissimo ideale da consumare in estate, simile alla panzanella toscana. Si prepara con del pane raffermo messo a mollo nell’acqua e nell’aceto. Una volta strizzato, viene condito con pomodori, cipolla e tortarello abruzzese, un tipo di cetriolo dal colore verde chiaro riconosciuto come prodotto IGP e coltivato solo nelle regioni di Abruzzo e Molise.
7- Ciabbotto (o ciabotto)Un contorno di verdure di stagione simile alla ratatouille francese, ma più semplice e veloce da preparare. Sono impiegate
verdure di stagione o quelle che si hanno disponibili in casa, tagliate a cubetti. La cottura è in tiella, che in dialetto indica la padella o la teglia del forno. La versatilità del piatto permette di prepararlo come si preferisce (antipasto, contorno, piatto principale) e avere un risultato gustosissimo.
8- Pizza scimaPane senza lievito, cotto tradizionalmente sotto un grosso coperchio ricoperto di brace (coppo). Le origini risalgono al 1600 quando in Abruzzo si insediò una importante comunità ebraica. La pizza scima (dal termine dialettale
acime che significa azzimo) è preparata con farina, olio e vino bianco e si sposa benissimo con formaggi, verdure di stagione e vino bianco.
9- Peperoni e uovaLo spuntino di metà mattina consumato un tempo durante la pausa nel lavoro dei campi. I peperoni (preferibilmente cornetti) vengono tagliati a listarelle e fritti nell’olio d’oliva. Successivamente vengono aggiunte le uova sbattute e si lascia cuocere fino al rassodamento delle uova. Un alimento sostanzioso, saporitissimo e versatile, adatto alla colazione di metà mattina (lo
sdijuno), viene oggi servito come antipasto in diversi ristoranti ma può anche essere consumato come piatto unico o come secondo.
10- Rap’ e fasciul (rape e fagioli)Un piatto nutriente e sostanzioso preparato con l’arrivo delle prime gelate, quando le cime di rapa (a volte dette broccoletti) sono pronte per essere raccolte. Si prepara ripassando le rape in padella con aglio, olio e peperoncino e aggiungendo i fagioli precedentemente lessati. Il sapore dolce dei fagioli si sposa benissimo con il gusto amaro delle rape. Perfetto da mangiare insieme alla pizza scima o alla pizza di mais.
Avremmo potuto continuare ad oltranza a parlare di piatti vegetariani abruzzesi, come ad esempio le “Virtù Teramane“. Non dimenticate quello che dicono i nonni da queste parti: un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo o di Pecorino si sposano bene con tutto! La regione è ricca di prodotti iscritti al registro PAT, che tutela le eccellenze enogastronomiche, e la più parte sono ottimi nelle ricette vegetariane. Peperone dolce di Altino, funghi dei Monti della Laga (buonissimi grigliati, sottolio…), tartufo d’Abruzzo, patata turchesa, pomodoro a pera, cipolla bianca di Fara Filiorum Petri… Non resta che procurarsi un buon ricettario di ricette tradizionali o dar sfogo alla fantasia e cimentarsi nella preparazione di ogni tipo di ricetta vegetariana.
Vi diamo un’idea: avete mai provato il ragù di lenticchie di Santo Stefano di Sessanio per condire la pasta?